
Ultimi giorni per visitare la mostra “Verso le vette. L’alpinismo e Trieste”, aperta al pubblico fino a domenica 8 giugno 2025 nei magnifici spazi espositivi del Bastione Fiorito al Castello di San Giusto.
La mostra, curata da Anna Krekic e Flavio Ghio, racconta la storia dell’alpinismo a Trieste attraverso i suoi principali protagonisti, dalla fine dell’Ottocento al secondo dopoguerra e oltre. Una sezione è dedicata alla conquista italiana del K2 del 1954 e ai legami di questa grande impresa con Trieste e con la scienza.
Ingresso con biglietto del Castello di San Giusto, tutti i giorni 10-19.
Catalogo trilingue (italiano/sloveno/inglese) in vendita al bookshop del Castello di San Giusto a 15 euro.
Eventi di finissage
In occasione della chiusura della mostra sono previsti alcuni eventi speciali.
Giovedì 5 giugno alle ore 17.00 si terrà una visita guidata con i curatori. Alla visita saranno presenti gli artisti che la sera debutteranno nello spettacolo “Trieste. Verso le vette”, che prende spunto proprio dalla mostra. Ingresso con biglietto del Castello di San Giusto (7 Euro intero / 5 Euro ridotto), fino a capienza massima raggiunta.
Giovedì 5 giugno alle ore 21.00 andrà in scena lo spettacolo “Trieste. Verso le vette” nel giardino del Museo Sartorio nell’ambito di Trieste Estate 2025, aprendo la rassegna estiva “Let’s Play” che unisce ogni anno tre teatri triestini: il Teatro Miela, il Teatro La Contrada e il Teatro Sloveno. Lo spettacolo, con sopratitoli sloveno/italiano, immagina un uomo, già alpinista e appassionato di montagna, che decide di visitare la mostra assieme a suo nipote, intraprendendo un viaggio a ritroso nel tempo e nello spazio. Sarà attraverso questo itinerario che riscoprirà emozioni e avvenimenti capaci di ridare vita al mondo alpinistico del passato in una serie di quadri, ciascuno dedicato ad uno o più protagonisti dell’alpinismo triestino. Regia di Lino Marrazzo; testo di Lino Marrazzo, Eva Maver, Anna Krekic, Flavio Ghio; con Veronica Dariol, Omar Giorgio Makhloufi, Eva Mauri. Ingresso unico: 10 Euro. Biglietti disponibili alla biglietteria di Ticket Point e all’entrata del Museo Sartorio.
Repliche: giovedì 19 giugno e giovedì 26 giugno, ore 21.00.

Da giovedì 5 a domenica 8 giugno, ultimi giorni di mostra, sarà possibile godere della vista mozzafiato dal Bastione Rotondo, con i suoi magnifici tramonti sul mare grazie anche all’apertura serale del Bar Bastione, a cura di Midnight Srl. Ingresso libero fino a capienza esaurita. Il bar è aperto tutti i giorni in orario di apertura del Museo. Aperture serali: mercoledì, giovedì e domenica: 19:00 – 00:00 | venerdì e sabato: 19:00 – 01:00.
Info: https://www.instagram.com/bastionesangiusto_ts/ || per prenotazioni di tavoli e ulteriori informazioni +39 3519249864.
La mostra
Allestita nei magnifici spazi espositivi del Bastione Fiorito al Castello di San Giusto e interamente trilingue (italiano, sloveno, inglese), la mostra racconta la storia dell’alpinismo a Trieste attraverso i suoi principali protagonisti, dalla fine dell’Ottocento al secondo dopoguerra e oltre.
La mostra è curata da Anna Krekic, conservatrice del Castello di San Giusto e della Risiera di San Sabba, e da Flavio Ghio, alpinista e scrittore, e si avvale della collaborazione e della consulenza scientifica di numerosi studiosi ed esperti.
Punto di partenza è il 70° anniversario della conquista italiana del K2, la seconda montagna più alta del mondo, avvenuta il 31 luglio 1954 nell’ambito della spedizione guidata dal friulano Ardito Desio. Alla storica impresa partecipò anche lo scienziato triestino Antonio Marussi, un gigante della geodesia, fondatore dell’Istituto di Geodesia e Geofisica dell’Università di Trieste e per molti anni docente nell’Ateneo triestino.
Nella sezione della mostra intitolata “Il K2 e Trieste”, l’eccezionale impresa del 1954 – anno del ritorno di Trieste all’Italia – viene raccontata con l’approccio interdisiplinare e con la pluralità di linguaggi che contraddistinguono l’intera mostra. I numerosi reperti archeologici, beni naturalistici, documenti, cimeli della spedizione, fotografie, strumenti scientifici provengono dai Musei Storici, Artistici e Scientifici del Comune di Trieste, da prestatori privati e da altre istituzioni pubbliche, quali lo smaTS-Sistema Museale dell’Ateneo di Trieste, il Museo Friulano di Storia Naturale di Udine (Archivio Ardito Desio), il Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” – CAI Torino, oltre che dalle tre associazioni alpinistiche partner della mostra.
Infografiche e filmati storici (Teche Rai e Cineteca di Bologna) arricchiscono il percorso espositivo.
Da questo spunto di interesse nazionale e dal suo riverbero locale prende le mosse la seconda sezione della mostra, intitolata “L’alpinismo a Trieste”, un percorso inedito sull’alpinismo triestino la cui storia, affascinante e molto peculiare, si svolge lungo quasi un secolo sullo sfondo delle complesse vicende di Trieste e del confine alto-adriatico.
Il racconto proposto non è antologico, ma si dipana attraverso alcune figure-chiave di alpinisti, scelte per la loro unicità, per la capacità di rappresentare un’epoca e soprattutto di imprimere delle svolte significative nel modo di interpretare e vivere l’alpinismo. Da Julius Kugy e Vladimir Dougan a Napoleone Cozzi, Emilio Comici,Guglielmo Delvecchio, Enzo Cozzolino, Bianca Di Beaco, Tiziana Weiss e molti altri, il ricco percorso espositivo si snoda attraverso opere d’arte, immagini, attrezzature alpinistiche, filmati, documenti d’archivio, cimeli, beni naturalistici ecc., provenienti dalle collezioni civiche, dalle raccolte delle tre società alpinistiche triestine che collaborano alla mostra, da varie istituzioni italiane e da numerosi prestatori privati.
Multidisciplinare ed eterogeneo, il percorso offre spunti nei più vari campi, dalla botanica alla letteratura e all’arte figurativa (fra i dipinti, opere di Ugo Flumiani e Napoleone Cozzi), dalla tecnica di arrampicata alla costruzione dei rifugi e alla maestosa bellezza delle montagne, prime fra tutte le Alpi Giulie.
Nel coinvolgere diversi Musei Civici (d’Arte Orientale, di Storia Naturale, della Risiera di San Sabba, del Risorgimento ecc.) la mostra illustra la ricchezza delle collezioni cittadine e le loro molte possibili connessioni.
La mostra è accompagnata da un affascinante catalogo trilingue (italiano/sloveno/inglese) in vendita al bookshop del Castello di San Giusto a 15 euro.
Alpinismo triestino e storia di Trieste
Scopo della mostra, oltre che raccontare l’alpinismo triestino, è quello di esplorare la storia di Trieste da un punto di vista originale e insolito, in linea con il programma scientifico degli eventi espositivi al Bastione Fiorito, che osservano la storia del nostro territorio da lenti sempre diverse.
Con le loro biografie e imprese, le personali visioni e modi di interpretare e affrontare la parete, gli alpinisti raccontati in mostra lasciano intravedere l’epoca in cui sono vissuti. Le loro storie individuali, stagliate sullo sfondo della roccia, sono capaci di riflettere la storia collettiva di Trieste, una città sempre al confine, che nel corso del Novecento ha vissuto cambiamenti enormi e spesso drammatici.
Se Julius Kugy rappresenta la Trieste asburgica e il relativo punto di vista sulla Grande Guerra e sulla fine dell’Impero austro-ungarico, il pittore-atleta Napoleone Cozzi incarna l’irredentismo e l’aspirazione all’annessione di Trieste all’Italia, soddisfatta con l’esito del conflitto.
Il ventennio fascista è attraversato dal mito Emilio Comici fino alla sua prematura morte nel 1940, mentre la Seconda guerra mondiale e l’occupazione nazista sono illustrate dalle biografie dei Bruti di Val Rosandra. A uno di loro, Guglielmo Delvecchio, spetta il compito di traghettare la figura di Comici nel complicato dopoguerra triestino.
Una nuova epoca, dalla fine degli anni ’60, è segnata dalle personalità intense di Enzo Cozzolino e Tiziana Weiss, quest’ultima con Bianca di Beaco fulgido esempio della folta schiera di donne alpiniste triestine. Vanno infine in direzione dell’età contemporanea le imprese di Mauro Bole, Giorgio Ramani e Andrea Varnerin.
info
Castello di San Giusto
piazza della Cattedrale 3
Trieste
castellosangiusto@comune.trieste.it
+39 040 309362
orari
tutti i giorni 10-19
Ingresso alla mostra incluso nel biglietto del Castello di San Giusto.