Una veduta ottocentesca di Trieste dal colle di San Giusto

Una delle opere restaurate grazie al contributo di Maria Lanieri, in ricordo di Giorgio Lanieri e Giusy Romeo, è un bellissimo disegno acquerellato realizzato da Eugenio Pessi nel 1850, lungo più di due metri e intitolato Veduta generale di Trieste. La veduta abbraccia in un’ampia inquadratura – con ogni probabilità presa dalla cella campanaria di San Giusto – la città di Trieste e il suo golfo, tra la facciata della Cattedrale in forte scorcio a sinistra e la mole del Castello a destra.

Un particolare dopo il restauro

L’opera immortala con resa lenticolare la città che si estende verso il mare – punteggiato di velieri e di bastimenti a vapore – e il brullo altopiano carsico, ma colpisce soprattutto per l’aspetto campestre di Trieste, con gli orti, le vigne e i frutteti che ricoprivano il colle di San Vito e la sommità del colle di San Giusto, ai piedi del Castello. Tra gli edifici visibili sullo sfondo si notano la Lanterna e la mole tronco-conica del non più esistente forte di San Vito, detto della Sanza. Non deve stupire l’assenza del Castello di Miramare, la cui costruzione non era ancora stata intrapresa.

Esposta da diversi decenni nell’Antisala Caprin del Castello di San Giusto, l’opera è stata rimossa in occasione del recente riallestimento per motivi conservativi: erano infatti evidenti fori di diverse dimensioni, probabilmente causati da insetti.

L’intervento di restauro ha evidenziato come essa si componga di tre fogli di lunghezze diverse, le cui giunzioni sono state occultate con perizia dall’autore. La superficie del disegno e la tela di supporto sono state pulite e i fori sono stati chiusi con due strati di carta giapponese di diverse grammature per raggiunere lo spessore ottimale. Il colore è stato consolidato e sono state effettuate integrazioni a matita di grafite, matite colorate e acquerelli.

Grazie alla rimozione della cornice e del vecchio passepartout sono emersi il bordo originale, a tempera color marrone, su cui si accampa – in alto al centro – l’iscrizione “Veduta generale di Trieste” in oro e nero e – in basso a destra – la firma e la data di esecuzione, fino ad oggi sconosciute: “Eugenio Pessi 1850”.

Scarsissime sono le notizie su questo autore, nato a Trieste nel 1820 e deceduto relativamente giovane a Milano il 20 dicembre 1869 (si ringrazia Silvia Relli dell’Anagrafe del Comune di Trieste per i dati relativi agli estremi cronologici). Egli è noto per alcune stampe di ambito triestino, tra cui una notevole Veduta di Trieste dal mare, anch’essa di metà Ottocento, tradotta in litografia da Adam Cuvillier e stampata a Parigi da Lemercier per l’editore Bulla, il cui disegno preparatorio ad acquerello è esposto nella sala dedicata allo sviluppo urbano di Trieste del Civico Museo del Castello di San Giusto-Armeria. Una decina di altri suoi disegni, di soggetto vario non solo locale – vedute, fiori, figure umane, animali – sono conservati nel Gabinetto Disegni e Stampe dei Civici Musei di Storia ed Arte, ubicato presso il Museo Sartorio.

Eugenio Pessi (Trieste 1820-Milano 1869)
Veduta generale di Trieste
1850
disegno acquerellato su carta incollata su tela, mm 405×2095
inv. 2/3991

Restauro: Laboratorio Restauri d’Arte, Trieste, 2019, grazie alla donazione di Maria Lanieri in memoria di Giorgio Lanieri e Giusy Romeo

L'opera nella sua interezza, prima del restauro
L'opera nel Laboratorio Restauri d'Arte, a intervento ultimato
Integrazione di alcuni fori, che avevano danneggiato la facciata della Cattedrale
Lo stesso particolare dopo il restauro

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